Secondo D.J. Siegel, professore di psichiatria alla University of California di Los Angeles, la spinta a cercare la gratificazione e il piacere presente in modo accentuato in età adolescenziale, è riconducibile all’incremento nel rilascio di dopamina (neurotrasmettitore che ha un ruolo fondamentale nel creare la spinta a cercare gratificazioni) durante questo periodo della vita. L’aumento nel rilascio di dopamina fa sì che i giovani si sentano attratti da esperienze elettrizzanti che li rendono particolarmente euforici.
Inoltre ancora non del tutto sviluppate risultano essere negli adolescenti le aree cerebrali prefrontali deputate ai processi cognitivi di controllo e di inibizione dell’azione.
Durante l’adolescenza si realizzerà il collegamento tra aree diverse del cervello e si svilupperanno progressivamente particolari fibre nervose nella parte superiore del cervello in grado di creare uno spazio mentale tra impulso e azione. Queste andranno a controbilanciare il sistema della gratificazione della dopamina, “così su di giri in questa fase della vita” riequilibrando la tendenza all’impulso.