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Siblings

15 Gennaio 2019

Spesso all’interno di famiglie in cui è presente un bambino diversamente abile, il fratello/sorella normodotato tende a restare involontariamente sullo sfondo. Inizia a costruire la propria identità e personalità in relazione e reazione al modo di essere del fratello disabile e in base al comportamento dei genitori e della società nei confronti della disabilità stessa.

Il sibling può sviluppare allora una personalità tendente alla chiusura, alla timidezza e all’introversione oppure una personalità tendente alla ribellione e alla trasgressione. Spesso i siblings si trovano a fare i conti con diversi vissuti emotivi quali paura e ansia, emarginazione e responsabilizzazione precoce; si può verificare “uno scambio di ordine di nascita” (il sibling secondogenito si prende cura del fratello/sorella disabile primogenito).

In età adolescenziale i siblings si trovano a dover affrontare una serie di dubbi e paure rispetto al loro futuro e a quello del proprio fratello disabile.

Alla luce di quanto sopra descritto, si rendono spesso necessarie in questi casi delle modalità di sostegno preventive non solo per i genitori ma anche per i siblings, “pensate per offrire il supporto necessario negli snodi della vita in cui la questione disabilità diventa una variabile importante e significativa”(http://www.famigliabile.it/Siblings.html).

Diverse associazioni organizzano dei gruppi di auto mutuo aiuto per siblings: l’intento è quello di favorire uno scambio di emozioni e un confronto tra persone che si trovano ad affrontare situazioni molto simili. L’obiettivo è quello di rinforzare le proprie competenze e la propria autostima, accrescendo la consapevolezza rispetto alla propria appartenenza e al proprio ruolo in famiglia e in società.

Libro consigliato:

Siblings, crescere fratelli e sorelle di bambini con disabilità, Andrea Dondi, 2018.