La violenza psicologica

La violenza psicologica è una forma di violenza che può esprimersi in diverse forme: accuse, denigrazione, svalutazione, controllo, proibizione di vedere amici o parenti, minacce e insulti.

La violenza psicologica, in quanto forma di maltrattamento, ha carattere ciclico per cui a momenti di tensione e aggressività possono alternarsi momenti di riappacificazione e calma.

Le donne maltrattate a causa della manipolazione mentale esercitata su di loro, hanno paura della persona che amano e cambiano i loro comportamenti in base alle eventuali reazioni di rabbia da parte del partner rimanendo incastrate in un circolo vizioso distruttivo ed estenuante (www.savethechildren.it) .

“Studi hanno evidenziato (…) come le donne che vivono uno stato cronico di maltrattamento, temendo per la propria vita e restando in attesa di un attacco successivo, mostrano ipervigilanza, sfinimento, confusione e disorientamento (www.stateofmind.it). Possono sviluppare risposte di stress, depressione e ansia.

La violenza psicologica è ancora oggi un fenomeno che tende a restare sommerso e viene spesso confuso con il conflitto di coppia.

E’ fondamentale avere il coraggio di contattare un centro antiviolenza al fine di trovare il percorso più adeguato che porti verso la libertà.

Sul sito della Regione Lazio è possibile trovare tutti i riferimenti dei centri antiviolenza presenti sul territorio: www.regionelazio.it

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